50 volte CoderDojo!

Il Pisa CoderDojo, club di programmazione dedicato ai giovani tra i 7 e i 17 anni, si prepara a celebrare un traguardo speciale: il suo 50° evento ordinario, senza contare gli incontri organizzati ogni anno nelle scuole cittadine e a Internet Festival. L’appuntamento è fissato per venerdì 10 maggio dalle 15:45 alle 18:00 presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa.

Da ormai 9 anni, Pisa CoderDojo promuove la cultura informatica e il coding tra i giovani, offrendo loro un ambiente informale, stimolante e divertente per imparare le basi della programmazione. Attraverso sessioni pratiche che si tengono con cadenza mensile, CoderDojo avvicina le generazioni future alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) con l’obiettivo di colmare il divario tra la crescente domanda di programmatori nella società moderna e la disponibilità di competenze nel mercato del lavoro.

In concomitanza con la sessione ordinaria del Dojo di venerdì 10 maggio, si svolgerà una breve presentazione dal titolo “50 Volte CoderDojo!“, durante il quale verranno illustrate le iniziative promosse nel corso degli anni. La presentazione si terrà in Sala Seminari Ovest, dalle 16:30 alle 17:30, ed è aperta ai genitori dei partecipanti e a tutti gli interessati.

Tutte le informazioni alla pagina: https://coderdojo.com/en/dojos/it/toscana/pisa-province-of-pisa/pisa

Incontra Informatica 2024

Nell’ambito del Progetto Nazionale Lauree Scientifiche, il Dipartimento di Informatica ed il corso di Laurea in Informatica organizzano per le giornate del 15-16 Aprile 2024 un evento dal titolo Incontra Informatica (vedi POSTER) rivolto a studenti delle ultime classi delle scuole superiori che vogliono conoscere più da vicino il corso di laurea in Informatica di Pisa, le materie di studio ed i possibili sbocchi professionali.

Tutte le informazioni alla pagina: https://didattica.di.unipi.it/orientamento/incontra-informatica/

 

Il Test di Turing alla BRIGHT Night 2023

Una domanda impossibile ad Artemisia Gentileschi
Test di Turing: Filosofia interroga Arte, Drammaturgia sfida AI

Progettato dal Dipartimento di Informatica insieme al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Ateneo pisano, il progetto ripropone a distanza di settant’anni il test di Turing, coinvolgendo docenti dell’Università di Pisa, un’attrice, una drammaturga, un regista e un personaggio caro alla città: Artemisia Gentileschi.

L’intento è quello di coinvolgere quanto più pubblico possibile, in occasione dell’edizione pisana della Bright Night, per sondare qual è la capacità umana di riconoscere la scrittura artificiale.

Informazioni e contatti

andriano.fabris@unipi.it

paolo.ferragina@unipi.it

giuseppe.prencipe@unipi.it

 

Paolo Ferragina e Giovanni Manzini ricevono l'ACM Kannellakis Award

I professori Paolo Ferragina e Giovanni Manzini del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa ritireranno il prossimo 10 giugno a San Francisco l’importante riconoscimento internazionale “Paris Kanellakis Theory and Practice Award”, assegnato dall’Association for Computing Machinery (ACM).

Istituito nel 1996, l’ACM Kannellakis Award viene attribuito su base annuale per “specifici risultati teorici che abbiano avuto un impatto significativo e dimostrabile sulla pratica dell’informatica“. Tale premio è secondo per importanza solo al Premio Turing, considerato il Nobel dell’Informatica.

Tra i passati vincitori ci sono gli inventori della crittografia e chiave pubblica (Diffie, Hellman, Rivest, Shamir, Adleman, e Merkle), dei test di primalità probabilistici (Miller, Rabin, Solovay, e Strassen), della tecnica del locality sensitive hashing (Broder, Charikar e Indyk), delle Support Vector Machines (Cortes e Vapnik), della tecnica del boosting per il machine learning adottata in AdaBoost (Freund e Schapire), e dell’Interior Point Method per la programmazione lineare (Karmarkar).

Paolo Ferragina e Giovanni Manzini sono i primi italiani ai quali il premio viene assegnato. Il premio è stato attribuito per i loro risultati scientifici nell’ambito degli indici compressi. Assieme a loro, riceverà il premio anche Michael Burrows, ricercatore a Google, che assieme a David Wheeler (scomparso nel 2004) ha inventato la tecnica di compressione dati basata su una trasformata dell’input (Burrows-Wheeler Transform) che è stata estesa con nuove tecniche algoritmiche da Ferragina e Manzini. Questi risultati hanno rivoluzionato gli studi sulle strutture dati compresse, con importanti ricadute nell’ambito della compressione dati e dell’informatica applicata alla genomica.

Per maggiori informazioni vedere anche l’articolo dedicato alla notizia sul sito dell’Ateneo.

#IoScelgoUnipi al Dipartimento di Informatica

Ultime notizie e avvisi

Progetto AIncP (EU Horizon)

Con il progetto di ricerca AIncP, finanziato dalla EU nell’ambito del programma quadro HORIZON, i ricercatori dell’Università di Pisa guidano…

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